Deffered Reclaim - La Detenzione Politica e la Resistenza Palestinese

https://gabrioxpalestina.noblogs.org

La Detenzione Politica e la Resistenza Palestinese

Quale è il vero obiettivo delle prigioni israeliane, e non solo quelle?

Oggi, oltre 11.000 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono rinchiusi nelle carceri israeliane. In molti casi si tratta di detenzione amministrativa, cioè arresti senza accuse formali né processo.

I prigionieri politici in Palestina diventano il simbolo della cancellazione storica, politica e sociale imposta dall’occupazione coloniale.

La situazione dei detenuti e delle detenute palestinesi si è aggravata ancora di più dal 7 ottobre 2023: vi è stata un'escalation senza precedenti nelle politiche di arresti di massa, torture e maltrattamenti che rappresenta uno strumento di ritorsione e una forma sistematica di punizione collettiva, attuata nel contesto del crimine di genocidio in corso contro il popolo palestinese.

Parleremo delle carceri, degli arresti arbitrari, delle torture e dei maltrattamenti come strumenti di repressione contro il popolo palestinese di come non sono iniziate il 7 ottobre 2023 ma come siano parte integrante di un progetto coloniale che va avanti da oltre 75 anni.

Il regista palestinese Abdallah Motan è uno dei prigionieri politici, arrestato in detenzione amministrativa mentre veniva in Italia a ritirare il premio per il suo cortometraggio "Deferred Reclaim". Il regista nel suo corto ha voluto narrare il fenomeno della detenzione dei corpi dei martiri, pratica attuata dall’occupazione dal 2015. Abdallah entra nelle case di queste famiglie e racconta ciò che le madri stanno vivendo oggi: una, dopo che l’occupazione ha fatto scomparire il corpo di suo figlio, l’altra, dopo che le è stato portato via. Il film esplora lo stato di costante angoscia e interrogativi che queste madri affrontano nell’assenza dei loro figli.

Leggeremo alcune righe estratte da scritti di prigioniere e prigionieri. Concluremo l'incontro con gli ultimi sviluppi della situazione di Anan Yaeesh che da oltre un anno è rinchiuso in un carcere italiano per la sua militanza a favore della propria causa, la causa palestinese