Digitale e Salute mentale, invididuale/collettiva

Contesto
Davanti a mondi digitali ostili e polarizzati, è inevitabile chiedersi cosa non stia funzionando. Molte discussioni recenti inquadrano l’aumento di ansia e depressione come un fenomeno giovanile legato agli smartphone. Ci rifiutiamo di accettare questa diagnosi: non c’è una generazione ansiosa, ma un mondo adulto che ha creato un mondo di schermi e spazi digitali, commercializzati e tossici, che erodono la nostra capacità di relazionarci, di fare attenzione; che irretiscono le persone in un ciclo infinito di sorveglianza e persuasione. L’industria del digitale spinge a tutti i costi verso un cambiamento che non è nell’interesse delle persone comuni, ma anzi, mira a trasformare la consapevolezza comune in una merce. La nostra risposta è: troviamoci per parlare, alla pari e senza tecnicismi, di come stiamo vivendo questo cambiamento che sta attraversando la cultura, l’informazione, la politica e il modo stesso in cui ci relazioniamo. Perché in un mondo di infinite connessioni e infinite conversazioni, quello che spesso si perde è la capacità di ascoltare.
Cosa si fa? Cerchi di ascolto e mutuo aiuto
Momenti di ascolto reciproco per condividere le proprie percezioni, sentimenti e vissuto sulle tecnologie digitali che percepiamo come problematiche, o sulle quali ci vorremmo interrogare. A seguire, una discussione più libera. Si può partecipare una o più volte, ma non è richiesto un impegno fisso.
Non è uno spazio che si pone l'obiettivo di "fare terapia", né di sostituire un percorso psicologico. Non è nemmeno uno spazio in cui si cercherà di dire che la tecnologia sia "giusta" o "sbagliata". Piuttosto, è uno spazio incentrato sulla persona e sul gruppo, in cui crediamo si possano formare legami, creare consapevolezza, darsi supporto e, volendo, cambiare delle abitudini attraverso un percorso di gruppo. Il tutto nella tradizione del mutuo aiuto, quindi: un'iniziativa gratuita, condotta da chi partecipa, con lo scopo di darsi supporto a vicenda.
Quando e dove? Costa qualcosa?
Trovate le date dei prossimi incontri su https://cuco.noblogs.org incluse le modalità di partecipazione. Gli incontri sono gratuiti e aperti a chiunque, ma per partecipare è necessario scrivere a cuco@inventati.org
Il luogo, in centro a Bologna, sarà comunicato di volta in volta. Chiediamo di confermare la partecipazione in modo da garantire un minimo ed un massimo di persone (4-10) ad ogni incontro, e per dare a tutte le persone presenti la possibilità di parlare. Vi ringraziamo per la comprensione.
Perché farlo?
Questi momenti di ascolto fanno parte della creazione di un percorso collettivo sul lungo termine, con lo scopo di:
• Riprendersi gli spazi della conversazione, dell’attenzione e dell’autonomia.
• Inquadrare la salute mentale come qualcosa di collettivo, non individuale.
• Mettere la tecnologia a servizio della conversazione e dell’attenzione, non viceversa.
• Rifiutare il controllo automatico e tecnologico della consapevolezza, la mercificazione del sapere e della creatività, la privatizzazione degli spazi sociali.
Tutte le info su: https://cuco.noblogs.org
Per domande: cuco@inventati.org