Li/ber – Festival di libri e vini non omologati
Nasce un festival fatto di terra, libri e lotte.
Di chi coltiva senso, parole e libertà.
Un incontro per chi sa che la cultura è anche resistenza.
Sull’onda dei cortei oceanici a sostegno della libertà e e della resistenza del popolo palestinese, ci pare essenziale continuare a nutrire il desiderio di un’alternativa politica e culturale capace di animare queste riflessioni e questi percorsi. Le nostre narrazioni e i nostri immaginari necessitano di tempi e spazi dedicati a mantenersi più liberə, con più libri. Per dare corpo e sostanza alle nostre lotte, Vag61 ha pensato al seguente programma per le giornate del festival LI/BER (da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre).
VENERDI’ 31 OTTOBRE 2025
17:30 _ apertura
18:30 _ presentazione: “Questo libro è illegale” con Tatiana Montella (avvocata)
Si mangia: cena sociale con degustazione di vini naturali
21:30 _ Reading il “Benni furioso” in ricordo di Stefano Benni annaffiato dal vino Bar Sport
A seguire: live musicale con Les Touches Louches
SABATO 1 NOVEMBRE 2025
11:00 _ presentazione: “Per un comunismo della cura”, “Crocevia Mediterraneo” e “Boza! Diari dalla frontiera”. Mediterranea e Vag61 dialogano con Gian Andrea Franchi, Jacopo Anderlini e Luca Giliberti.
Si mangia: pranzo sociale con degustazione di vini naturali
15:00 _ presentazione: “Psicologia della resistenza” con l’autore Gianpaolo Contestabile, Francesca Esposito (psicologa comunitaria), Asia e Francesca (Vag61)
17:00 _ presentazione: “Hanno ucciso habibi” e a seguire un estratto video del film in produzione “When the Political Becomes Personal” di Federica Stagni e Luca Bonaventura. Elena e Emma dialogano con Clara Zanardi (capo redattrice di Wetlands), Arees Bishara (ricercatrice) e la regista.
20:30 _ presentazione vini – dialogo con i vignaioli. Pratiche di agricoltura non convenzionale e resistenza rurale.
Si mangia: cena sociale con degustazione di vini naturali
21:30 _ presentazione: “(B42K) Prima del Duemila”. CentroDoc “Lorusso-Giuliani” dialoga con Massimo Sciacca e Valerio Monteventi.
A seguire: BEA dj set
DOMENICA 2 NOVEMBRE 2025
15:00 _ presentazione: “Consumi precari e desideri inariditi. L’educazione al tempo del neoliberismo”. Doposcuola solidale Vag61 dialoga con Stefano Casulli.
Si mangia: caldarroste annaffiate con vini naturali
18:00 _ presentazione: “Lavoro e salute mentale. La condizione psichica dei lavoratori”. Chiara Luce (ricercatrice) dialoga con Francesca Coin (sociologa) e Luca Negrogno (sociologo), Valerio e Francesca.
Durante i giorni del festival si potranno degustare i vini naturali delle aziende agricole Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino (AV) e Lentamente soc. coop. Agricola di Torrecuso (BN)
Azienda Agricola Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino (Av)
Emanuele Pizzillo, socio di Cap e’ Vierno, è uno dei giovani produttori d’Irpinia di olio e vino. A Montecalvo Irpino, luogo d’origine della sua famiglia, Emanuele ed il suo progetto di vita hanno trovato casa. Nel 2017 fonda l’Azienda Agricola Pizzillo Emanuele, per recuperare gli storici ulivi di famiglia e la vigna di Aglianico del nonno, senza utilizzo di chimica in campo. Nel 2020 nascono i suoi primi vini naturali. L’Azienda di Emanuele ha radici ben piantate nel passato e il cuore nel futuro, aperto a un’innovazione rispettosa dell’ambiente. Consapevole che le risorse del pianeta non sono infinite e che ogni singola scelta può fare la differenza.
Lentamente soc. coop. Agricola di Torrecuso (Bn)
Lentamente è una cooperativa agricola formata da persone e produttori del Sannio, con sede a Torrecuso, che crede in un’agricoltura sostenibile e in un legame profondo con il territorio. Promuoviamo pratiche rispettose dell’ambiente, valorizzando le varietà locali e la biodiversità. Non coltiviamo solo vigne e non crediamo nella monocoltura: le viti occupano oggi circa il 10% dei nostri terreni. Produciamo anche grani antichi, miele, conserve e olio. Oltre alla produzione agricola, realizziamo progetti di agricoltura sociale, coinvolgendo in particolare migranti e offrendo loro opportunità di inclusione e formazione. Crediamo che l’agricoltura non produca risultati immediati, come spesso la nostra società si aspetta. La sostenibilità richiede tempi lenti e rispettosi. Lentamente è un’azienda agricola, ma anche un soggetto che mira a stimolare la comunità locale.
[Grazie a @rommii.x per le meravigliose illustrazioni]