Li/ber (terzo tempo) | Abolizionismo carcerario e "Far finta di esserne fuori" con Filo Sottile

Li/ber (terzo tempo) | Abolizionismo carcerario e "Far finta di esserne fuori" con Filo Sottile

๐—ง๐—ฒ๐—ฟ๐˜‡๐—ผ ๐—ฎ๐—ฝ๐—ฝ๐˜‚๐—ป๐˜๐—ฎ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป ๐—Ÿ๐—ถ/๐—ฏ๐—ฒ๐—ฟ โ€“ ๐—ณ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ถ๐˜ƒ๐—ฎ๐—น ๐—ฑ๐—ถ ๐˜ƒ๐—ถ๐—ป๐—ถ ๐—ฒ ๐—น๐—ถ๐—ฏ๐—ฟ๐—ถ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ผ๐—บ๐—ผ๐—น๐—ผ๐—ด๐—ฎ๐˜๐—ถ: ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ถ๐—ฎ๐—บ๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฎ๐—ฏ๐—ผ๐—น๐—ถ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ถ๐˜€๐—บ๐—ผ ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฐ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐—ผ.

๐˜—๐˜ณ๐˜ฐ๐˜จ๐˜ณ๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฎ๐˜ข:

๐Ÿญ๐Ÿด:๐Ÿฌ๐Ÿฌ _ presentazione dei libri โ€œ๐—”๐—ฏ๐—ผ๐—น๐—ถ๐—ฎ๐—บ๐—ผ ๐—ถ๐—น ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฐ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ. ๐—œ๐—บ๐—บ๐—ฎ๐—ด๐—ถ๐—ป๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐˜‚๐—ป ๐—ณ๐˜‚๐˜๐˜‚๐—ฟ๐—ผ ๐˜€๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ถ๐—ด๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ถโ€ di Giulia De Rocco (Eris, 2025) & โ€œ๐—ข๐—น๐˜๐—ฟ๐—ฒ ๐—น๐—ฎ ๐—ณ๐—ฎ๐—ฏ๐—ฏ๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—นโ€™๐—ฒ๐˜€๐—ฐ๐—น๐˜‚๐˜€๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ. ๐—Ÿโ€™๐—ฎ๐—ฏ๐—ผ๐—น๐—ถ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ถ๐˜€๐—บ๐—ผ ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฐ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐˜‚๐˜๐—ผ๐—ฝ๐—ถ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ฐ๐—ฟ๐—ฒ๐˜๐—ฎโ€ di Ludovica Cherubini Scarafoni (Cronache Ribelli, 2023)

Le autrici ne parlano con Vag61 e Filo Sottile

18:30 _ cena sociale

21:30_ Spettacolo di Filo Sottile: โ€œFar finta di esserne fuoriโ€

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โ€œ๐—”๐—ฏ๐—ผ๐—น๐—ถ๐—ฎ๐—บ๐—ผ ๐—ถ๐—น ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฐ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ. ๐—œ๐—บ๐—บ๐—ฎ๐—ด๐—ถ๐—ป๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐˜‚๐—ป ๐—ณ๐˜‚๐˜๐˜‚๐—ฟ๐—ผ ๐˜€๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ถ๐—ด๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ถโ€ di Giulia De Rocco (Eris, 2025) โ€“> Lโ€™abolizione del carcere รจ un progetto concreto. Giulia De Rocco ce lo racconta immaginando un futuro prossimo in cui si รจ realizzato. Mescola saggistica e narrazione, concentrandosi sui passaggi individuali e collettivi che hanno tracciato le tappe di questa trasformazione. Non si parla solo del superamento degli istituti di detenzione: รจ un processo che parte dalla nostra intimitร , dalle nostre relazioni e dalle nostre comunitร  per stravolgere quegli assunti che ci sembrano irrinunciabili come i binomi vittima/carnefice, innocente/colpevole. Assunti che sottendono la logica punitiva che guarda solo alla violenza privata, interpersonale, soggettiva, senza guardare a contesto, cause, strutture di potere di cui istituzioni e mercati hanno bisogno per sopravvivere. Abolire il carcere significa lavorare per il superamento delle oppressioni e la decostruzione dei sistemi di potere. Significa abbandonare la punizione per una giustizia che trasforma e guarisce basata su benessere e cura. Soprattutto bisogna iniziare dallโ€™alleanza tra chi รจ dentro e chi sta fuori. Per rendere quei muri sempre piรน permeabili sino a farli sparire. https://www.erisedizioni.org/prodotto/aboliamo-il-carcere/

โ€œ๐—ข๐—น๐˜๐—ฟ๐—ฒ ๐—น๐—ฎ ๐—ณ๐—ฎ๐—ฏ๐—ฏ๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—นโ€™๐—ฒ๐˜€๐—ฐ๐—น๐˜‚๐˜€๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ. ๐—Ÿโ€™๐—ฎ๐—ฏ๐—ผ๐—น๐—ถ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ถ๐˜€๐—บ๐—ผ ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฐ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐˜‚๐˜๐—ผ๐—ฝ๐—ถ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ฐ๐—ฟ๐—ฒ๐˜๐—ฎโ€ di Ludovica Cherubini Scarafoni (Cronache Ribelli, 2023) โ€“> Nella visione dominante il carcere rappresenta uno strumento indispensabile al corretto funzionamento della societร . Il suo ruolo di istituzione dโ€™ordine ne garantisce la longevitร  e lโ€™immutabilitร , rendendo sostanzialmente impossibile metterne in discussione lโ€™esistenza. In realtร , una volta dismesse le lenti deformate attraverso cui guardiamo il sistema detentivo, possiamo renderci conto che questโ€™ultimo, oltre a essere uno spazio di segregazione e violenza, รจ produttore di insicurezza sociale. Non soltanto poichรฉ per molti detenuti il carcere si trasforma in โ€œuna scuola a delinquereโ€, ma soprattutto perchรฉ, costituendo la risposta principale alla marginalitร , esso diventa uno scudo dietro cui nascondere la completa latitanza dello stato nelle politiche sociali. Questo libro ricostruisce lโ€™origine dellโ€™istituzione detentiva: lo fa mostrando la sua reale funzione e analizzando la composizione e la condizione della popolazione reclusa, mostrando il carcere per quello che รจ realmente. Di fronte a questa fabbrica di pregiudizio, sofferenza e ingiustizia, lโ€™abolizionismo ci appare lโ€™unica autentica alternativa. https://cronacheribelli.it/.../oltre-la-fabbrica...

โ€œ๐—™๐—ฎ๐—ฟ ๐—ณ๐—ถ๐—ป๐˜๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ฒ๐—ฟ๐—ป๐—ฒ ๐—ณ๐˜‚๐—ผ๐—ฟ๐—ถโ€ di Filo Sottile โ€“> Voi vi sentite al sicuro nelle vostre tiepide tane. Voi che da voi potete procurarvi il cibo caldo e godere di visi amici: considerate la vita in gabbia. La vita di chi sta nella penuria di spazio e aria e luce;la vita cattiva, che di contatto e parole ha fame; che pende e oscilla al vento mutevole di un sรฌ o no; che deve penare per meritare di esistere e fornire prove di merito per alleviare la pena. Considerate voi le mura e le sbarre che si chiudono su corpi e nomi, vite congelate e occultate, orizzonti svuotati, il ghiaccio del controllo, il fuoco della costrizione.
Meditate che gabbia e carcere e reclusione sono realtร  e non solo parole. Meditate qual รจ il prezzo e il privilegio di starne fuori. Meditate se davvero ve ne potete chiamare fuori.
โ€œFar finta di esserne fuoriโ€ รจ uno spettacolo di monologhi renitenti e canzoncine di evasione della punkastorie Filo Sottile. Una requisitoria antica, ukulele e voce, sul nostro presente securitario, con in mente una concretissima utopia: abolire il carcere รจ possibile ed รจ giusto. https://filosottile.noblogs.org/.../far-finta-di-esserne.../